Santuario della Beata Vergine  

  della Consolazione di Montovolo 

 

 

Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria  
   

Autentico piccolo gioiello del romanico montano, si trova a poca distanza e maggiore quota  rispetto al Santuario. Costruito interamente in perfetto opus quadratum , esempio della perizia di scalpellini di probabile provenienza toscana, mostra nella facciata d’ingresso un portale che fu evidentemente preso a modello per il rifacimento, nell’ottocento, di quello della chiesa maggiore; la strombatura è segnata da due colonnine delle quali quella di sinistra è cilindrica, mentre quella di destra, ottagonale,  è stata recentemente ripristinata a seguito di un furto. La parete absidale mostra tre monofore perfettamente proporzionate e nella parete sud, in cui si apre la porta secondaria, sono ben visibili i segni lasciati dal passaggio degli ultimi eventi bellici.

Ma è all’interno che questo gioiello rivela tutta la sua preziosità.  Interamente ricoperto da un ciclo di affreschi che Rosalba D’Amico dopo attento studio ha definito attribuibili ad un personaggio dotato di buona scuola pittorica, verosimilmente di area toscana, e ben informato dei modelli iconografici di varie provenienze, l’interno è a pianta rettangolare diviso in due campate sormontate da volte a crociera; con la campata del presbiterio un poco rialzata rispetto al resto del pavimento.

Il ciclo pittorico è diviso in due temi principali distribuiti nelle due campate, separati dall’arco che le divide su cui è effigiato il classico motivo medievale del memento mori : cioè il paggio elegantemente vestito da un lato e lo scheletro dal lato opposto.

Nella campata del presbiterio sono raffigurate scene della vita della santa, come tramandate dalla leggenda: dalla conversione al martirio; mentre nella campata  verso la porta  il tema è quello dei Novissimi  cioè gli eventi degli ultimi tempi: il giudizio universale con la resurrezione dei morti, l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso .

Il giudizio universale è effigiato sulla  parete d’ingresso, con a sinistra della porta  il grande leviatano che divora le anime e sulla destra una vivissima scena della resurrezione dei morti, dove un angelo in alto suona la tromba  mentre  in basso i corpi sorgono dalla terra. Nell’effige in alto viene riconosciuto il profeta Elia.

Il Paradiso occupa l’intera parete sinistra, con ricchezza di temi iconografici: l’incoronazione della Vergine, i cori angelici, l’Arcangelo Michele con nella destra la lancia che trafigge il drago – demonio  e nella sinistra la bilancia con cui pesa le anime; ai lati gli apostoli, i fondatori di ordini, papi e vescovi. In basso un gruppo di uomini e donne che rappresentano i fedeli laici, ma secondo Alfeo Giacomelli i membri di alcune famiglie nobili bolognesi più legate al Capitolo di San Pietro nella seconda metà del quattrocento.

La parete destra è interamente occupata dalla raffigurazione dell’inferno, con al centro un demonio mostruoso circondato da dannati sottoposti a pene di chiara ispirazione dantesca.

Nei medaglioni della volta a crocera, infine,  sono raffigurati i padri della Chiesa: Girolamo, Gregorio Magno, Ambrogio  e Agostino; la presenza qui di tali figure può essere collegata al fatto che Caterina , per via della disputa coi filosofi e del successivo martirio, è considerata la protettrice della Teologia.

I fatti della vita della Santa sono presentati nella campata absidale, partendo dalla parete sinistra che raffigura in alto la disputa vittoriosa coi cinquanta filosofi mandati dall’imperatore Massenzio e in basso il martirio della ruota, con l’anima che esce dal corpo per salire al cielo. Sulla parete di fondo si doveva trovare la raffigurazione delle nozze mistiche; o forse dell’incoronazione della Santa, probabilmente con una Madonna in trono col Bambino che offre l’anello alla Santa,  come ricorre in altri cicli pittorici. La deduzione è d’obbligo in questo caso poiché la parete fu affrescata prima della riapertura della monofora centrale. In alto, sopra la trabeazione, una crocefissione tra due angeli con le Marie e San Giovanni.

Nella parete destra la conversione e il battesimo della Santa, il processo davanti all’imperatore Massimiano e la prigionia. Nella volta a crocera: angeli, il Padre Eterno e gli evangelisti Matteo, Marco e Giovanni. Nella chiave di volta il monogramma di San Bernardino IHS (Iesus hominum salvator).

Gli affreschi dei due lunettoni che costituiscono le pareti laterali destra e sinistra di questa campata, distaccati nel 1965,  sono stati nuovamente restaurati da Camillo Tarozzi in occasione dell’ottavo centenerio. E’ intenzione comune della Soprintendenza e del Rettorato del Santuario, di ricollocarli definitivamente in loco, non appena  siano garantite  condizioni microclimatiche idonee a scongiurare il deperimento dei pigmenti utilizzati.

Nella zona presbiteriale è pure collocato un piccolo sarcofago in pietra, impreziosito da incisioni di croci, palmette e altri simboli,  che la tradizione vuole sia quello in cui furono conservate le spoglie di Sant’Acazio. Nell’angolo di fondo è conservata la punta di lancia che la leggenda popolare vuole appartenuta a Sant’Acazio. Mentre addossata  alla parete opposta al sarcofago si trova una bella statua policroma settecentesca della Santa che fino al 1965 era collocata nella accecata monofora centrale.

L’edicola della Croce

Uscendo dall’Oratorio e procedendo verso il balzo di S. Caterina, che si apre su un panorama suggestivo della Valle del Reno, si incontra una piccola costruzione la cui edificazione è dovuta all’apparizione della Croce testimoniata dalle cronache nel 1399. L’edicola fu ricostruita a metà ‘800, in quanto quella originale era pressochè interamente distrutta; l’abile scalpellino locale Amadio Chinni, cui si deve l’esecuzione del lavoro, riprese saggiamente le linee del romanico che caratterizzano il vicino oratorio.

Questa maestà rappresenta il punto di arrivo della processione del 3 di Maggio (Inventio Crucis, ovvero ritrovamento della Croce), tuttora solennemente celebrata.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

accoglienza - amici di Montovolo - come arrivare - contatti - orari funzioni e feste - il cammino degli sterpi - notizie artistiche

notizie dal santuario - notizie storiche - Oratorio di Santa Caterina photogallery